Categoria: Inspirations
I frutti di Marta a Villa Zileri
“I frutti di Marta” è un’azienda agricola della provincia di Vicenza. Fondata da Marta e Eugenio, si avvale della collaborazione di altri quattro soci.
L’azienda si trova a Monteviale, nel parco di Villa Zileri, e propone una forma di agricoltura sociale, prevedendo cioè l’inclusione di persone svantaggiate, e la possibilità di inserimenti lavorativi e attività terapeutiche rivolte a soggetti con disabilità psico-fisiche.
Il progetto attuale principale de “I frutti di Marta” riguarda la creazione di un frutteto dal sapore antico, laddove quella terra che ora è parte di un bosco, era un tempo lavorata dall’uomo. In questa area sono esistiti per secoli terrazzamenti coltivati a vite, che ora verranno convertiti nella coltivazione di mele e pere “antiche”, e piccoli frutti rossi.
L’idea è che il frutteto diventi un elemento del parco di Villa Zileri, al quale apporterà il beneficio della propria bellezza e dei colori dei frutti, all’ombra dei quali sarà possibile sostare durante la passeggiata nel parco.
Il contesto naturale è infatti di grande importanza: il parco di Villa Zileri è un esempio di armonia fra il paesaggio collinare circostante, e gli elementi storici e culturali che caratterizzano il parco della villa seicentesca.
Ma non solo: come è naturale, la frutta sarà destinata a diventare un piacere per il palato nella forma di marmellate, composte, conserve e mostarde, tutti prodotti di frutta biologica, e quindi sana.
L’obiettivo del progetto è quello di porre cura in qualcosa che, nel suo “piccolo”, porti benessere a chi ne vorrà fruire. Nel lungo termine verranno create anche serre invernali per i frutti piccoli; gli impianti “pilota” serviranno a individuare le varietà di frutti più adatte a essere scelte per la coltivazione.
I frutti del raccolto ottenuto saranno poi venduti attraverso la rete dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), e distribuiti attraverso i negozi che propongono prodotti provenienti da progetti di Agricoltura Sociale.
Si tratta di un progetto di semplice realizzazione solo in apparenza, ma che in realtà richiede molta cura e attenzione, che non mancano da parte di chi, come i soci dell’azienda agricola “I frutti di Marta”, ha a cuore l’armonia fra natura ed essere umano, ben rappresentata dalla coltivazione di un alimento naturale, sano e nutriente come la frutta.
Contrastare lo spreco alimentare si può
I numeri dello spreco alimentare in Italia non tendono a diminuire: nonostante le azioni messe in campo nelle diverse città, ogni famigli ogni anno getta nei rifiuti oltre 145 kg. di cibo
Per contrastare questo fenomeno, Enea ha stilato un decalogo delle buone pratiche per una spesa più consapevole e attenta.
Valutare il quantitativo di cibo da acquistare è il primo passo da compiere:
calcolare il consumo di un pasto medio e stilare la lista degli alimentari da comperare aiuta nel programmare gli acquisti senza dare libero sfogo agli acquisti d’impulso
Una volta a casa, poi, alcuni accorgimenti possono migliorare la conservazione degli alimenti – crudi o cotti che siano, e trovare soluzioni creative per riutilizzare gli avanzi cucinando nuove pietanze, potrebbe diventare una buona pratica sulle nostre tavole.
Saper leggere l’etichetta ricopre una notevole importanza:
oltre alla data di scadenza, riporta su tecnologie o ingredienti che aiutano ad un consumo consapevole. I processi a cui viene sottoposto il latte, per esempio, può allungare la conservazione senza alterare le caratteristiche nutrizionali mentre alcuni estratti vegetali con cui vengono addizionati i prodotti da forno, invece, prevengono l’inacidimento in modo naturale.
Anche fare attenzione al packaging è importante: il decalogo Enea ricorda che una corretta raccolta differenziata aiuta l’ambiente, pertanto preferire confezioni riciclabili – se non addirittura compostabili – si dimostra sempre la scelta migliore.
Infine gli esperti consigliano il consumo di cibo biologico.
L’agricoltura biologica, infatti, riduce i consumi energetici di quasi il 25%, riduce le emissioni di CO2 e non usa fertilizzanti e fitosanitari di sintesi, salvaguardando così le falde acquifere.
Resta intesa che, se le dispense sono piene e non si riescono ad utilizzare tutti i prodotti acquistati, potrebbe diventare una sana abitudine il regalarlo. Ogni città ha la propria rete di volontariato e ONLUS che si occupano della redistribuzione di beni di prima necessità alle persone meno abbienti.
Informati anche tu su quale sia quella più vicina a te!
Leggi qui l’iniziativa delle scuole di Verona per educare alla riduzione dello spreco alimentare.
Spesa sostenibile, l’esempio di Verona
Come risparmiare sulla spesa e vivere felici
Ogni famiglia italiana spreca cibo per un valore pari a 30€ al mese: è quanto emerge dal rapporto Waste Watcher 2014/Knowledge for Expo (Osservatorio nazionale sugli sprechi) che rimarca come
- 1/3 della produzione mondiale di cibo non viene consumato, di cui l’80% sarebbe ancora consumabile. (Il 22% dello spreco avviene durante il consumo domestico.)
A fronte di questi dati e, proprio nell’anno che Expo15 ci porta a “nutrire il pianeta” anche le aziende di gestione dei rifiuti veronesi si impegnano in attività informazione contro gli sprechi alimentari.
Come ridurre gli sprechi alimentari?
Le buone pratiche iniziano sui banchi di scuola
Si chiama la.mia spesa felice ed è il progetto che porterà i ragazzi delle classi medie della Provincia di Verona a fare la spesa da un punto di vista sostenibile.
Grazie ad impostazione partecipativa learning by doing i ragazzi trascorerranno poche ore sui banchi di scuola per imparare concetti fondamentali come il ciclo di vita dei prodotti, l’approvvigionamento, l’impronta ecologica, la gestione e il riciclo dei rifiuti per poi mettere in pratica quanto appreso in uno dei supermercati convenzionati.
Ma come si fa una spesa intelligente?
- Si parte dalla lista della spesa, che esamina i reali bisogni alimentari
- Si impara a leggere l’etichetta, per capire la provenienza dei prodotti
- Si punta l’attenzione al packaging e al riciclo degli imballaggi
- Si condivide l’esperienza con le famiglie e gli amici, affinché tutti si abbia maggior conoscenza, responsabilità e rispetto per l’ambiente in cui si vive.
Se conosci una classe che potrebbe essere interessata a partecipare clicca qui.
Architettura sostenibile. Parla Alberto Motterle
Riscoprire la storia E’ questo la proposta di architettura sostenibile di Studio Motterle: riscoprire negli edifici del passato nuove opportunità in linea con il vivere moderno.
Più rispettosi dello spazio e dell’ambiente
Leggi qui l’articolo completo:
http://www.vvox.it/2015/11/05/architettura-sostenibile-ridare-valore-alla-storia/
Palazzo Garzoni Moro
Si concludono con successo i lavori di restauro di Palazzo Garzoni Moro a Venezia: un luogo unico, perfetta sintesi tra stile classico e contemporaneo, genio artistico e razionale dell’abitare.
8 appartamenti dal fascino senza tempo in grado di coniugare il prestigio di vivere sul Canal Grande con la riservatezza e le esigenze di comfort dell’abitare contemporaneo.
Una posizione affascinante e strategica per gli spostamenti ma defilato rispetto alla Venezia più turistica.