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Palazzo Garzoni Moro, residenze prestigiose a Venezia
Torna alla sua originale destinazione d’uso Palazzo Garzoni Moro, il prestigioso immobile che fu dimora della dinastia dei Garzoni nel XV secolo.
il contesto
Edificato nella seconda metà del XV secolo, Palazzo Garzoni Moro è un sontuoso immobile storico veneziano affacciato sul Canal Grande. L’antico edificio, a seguito di un accurato intervento di ristrutturazione curato dal Gruppo Motterle, ritorna alla sua originaria destinazione d’uso residenziale andando in controcorrente rispetto al trend predominante che vede la maggior parte delle riconversioni di palazzi storici per un uso turistico-alberghiero.
Costruito su una superficie complessiva di circa 3.600 metri quadrati, il palazzo si caratterizza per la luminosa imponente facciata in stile tardogotico. Il Palazzo è dotato di ben 216 finestre tra quadrifore ad arco acuto e monofore.
residenze prestigiose a Venezia
I primi otto appartamenti ricavati dall’opera di riqualificazione saranno disponibili dal prossimo autunno ed avranno una metratura compresa tra 100 e 200 metri quadri. Tra le caratteristiche che rendono unica questa costruzione, oltre al fatto di essere nel cuore di Venezia, vi sono la posizione emergente rispetto ai palazzi adiacenti con accesso disponibile da tre lati e la presenza di un giardino segreto ornamentale nella corte interna, un angolo riservato e quasi misterioso.
Riguardo gli interni, i piani nobili sono impreziositi da affreschi originali perfettamente conservanti ed affiancati da stucchi, ornamenti ed altre decorazioni di pregio.
Tradizione conservata, dunque, ma anche contemporaneità, con scelte tecnico-impiantische all’avanguardia in fatto di isolamento acustico, termico, sistemi di sicurezza e domotica.
da adtoday.it
Venezia Palazzo Garzoni Moro Il Restauro
Venezia Palazzo Garzoni Moro il restauro prosegue a gonfie vele.
I lavori prevedono la realizzazione di unità abitative nel rispetto della tipicità e degli spazi delle antiche dimore veneziane. Il palazzo, di epoca medievale, è costituito dall’unione storica di due palazzi adiacenti: palazzo Garzoni prospisciente sul Canal Grande con la facciata tardogotica e palazzo Moro che si affaccia sul rio attiguo.
Il progetto
Il progetto ha compreso dapprima il consolidamento statico dei due palazzi, interventi strutturali sulla copertura e ripristino dell’intonaco a marmorino della facciata. Particolare attenzione è stata rivolta al ricco apparato decorativo: affreschi, stucchi, soffitti lignei ed elementi lapidei sono stati accuratamente restaurati.
Palazzo Moro, pur essendo arretrato rispetto al Canal Grande, ha in sé tutte le caratteristiche tipiche dei palazzi veneziani: un accesso via terra da Calle del traghetto e un accesso esclusivo via acqua da Rio Garzoni attraverso il portale gotico che conduce alla corte interna, porticata su due lati.
Si è data particolare importanza all’isolamento termo acustico dell’edificio, fino a raggiungere coefficienti di comfort. Questo è dovuto anche alla accurata posa dei serramenti a taglio termico, che soddisfano alcuni requisiti di abbattimento acustico.
L’isolamento acustico tra le diverse unità ha avuto un ruolo primario e le soluzioni adottate per ridurre al minimo il rumore aereo e di calpestio tra i piani ha portato a risultati più che soddisfacenti. L’impianto termoidraulico prevede una regolazione climatica interna efficiente, tramite l’integrazione tra sistema radiante e raffrescamento ad aria. L’impianto elettrico progettato su piattaforma domotica può integrare, alle normali funzionalità, la possibilità di controllo remoto, climatico, carichi, rete dati e anti-intrusione. Si è realizzato un nuovo ascensore che permette l’accesso a tutti e tre i piani rialzati di palazzo Moro.
Le finiture
Per le finiture sono stati scelti materiali tipici della tradizione lagunare quali legno, marmo e terrazzo alla veneziana.
Durante i lavori si sono resi necessari degli scavi archeologici che hanno portato alla luce tracce di vere da pozzo e porzioni di pavimenti di diverse epoche, tra cui uno risalente all’epoca di Marco Polo. In accordo con la Soprintendenza Archeologica tutto il ritrovamento è stato ampiamente documentato, ma protetto e ricoperto per permettere il proseguimento dei lavori.
Termine dei lavori
Si prevede di terminare nei primi mesi del 2015.