Casa del Custode

Progetto realizzato - Casa del Custode - Schio (VI), Data - 2011
restauro corpo edilizio storico, demolizione e ricomposizione dell'annesso garage. Adeguamento sismico ed energetico

Oggetto di intervento è stato il recupero di un edificio denominato “Casa del Custode” e di un altro corpo adiacente ad esso. Tale edificio è localizzato all’interno del complesso di Palazzo Da Schio, nel centro storico di Schio (Vi), affacciato sulla principale Via Carducci davanti al Duomo e alla centrale Piazza Rossi.
Nella “Casa del Custode” sono state ricavate n° 2 unità abitative (un alloggio al piano terra e l’altro composto dal primo e dal secondo-sottotetto).

Il primo corpo è stato conservato nel suo complesso, prevedendo una riqualificazione strutturale dei solai, compreso quello di copertura, utilizzando esclusivamente fogge e materiali costruttivi appartenenti alla storia dell’edificio.

Il secondo corpo invece viene allineato a quello sinistro, in altezza ( linea di gronda) e nel fronte; l’abito architettonico, costruito con materiali coerenti e semplicemente accostabili, ( in massima parte legno e vetro) è proposto in forma minimalista, così da evitare false sovrapposizioni ed antagonismi, consentendo il semplice risalto della sola parte storica conservata.

  • Composizione architettonica
  • Adeguamento sismico

Collaboratori di Eugenio Motterle

  • Alberto Riccardo Motterle
  • Francesca Pretto

Ex Officine Alfa Romeo

Officine Alfa Romeo , Data - 2008
Progetto
Volumi architettonici ridefiniscono il fronte urbano e conservano le caratteristiche della storica facciata

Il complesso edilizio esistente è caratterizzato da una sequenza di coperture a shed che occupa la maggior parte del lotto fino ai confini con le proprietà limitrofe. Il progetto interviene in differenti parti:
Il fabbricato rettangolare più alto rispetto al parco shed verrà completamente ristrutturato ricavando il blocco residenziale più grande, dove troveranno posto 25 unità residenziali e 4 direzionali a piano terra.
I capannoni a shed saranno in parte demoliti e in parte conservati nella loro struttura e riproposti con identica sagoma per ricavare alcune unità immobiliari residenziali.

L’area manterrà il proprio fondamentale carattere industriale dato il mantenimento delle coperture a shed ma acquisterà una diversa identità per l’eliminazione di alcuni volumi ed il riordino di altri. Oltre a questo saranno ricavate altre corti in modo da dotare ogni unità immobiliare di un giardino privato e di garantire un doppio affaccio agli alloggi.

La dotazione dei parcheggi infine, è di circa il 40% superiore alle prescrizioni di legge e i posti auto sono distribuiti per la maggior parte nell’interrato al di sotto delle residenze ricavate nell’ambito da demolire e ricostruire con identica sagoma.

  • recupero edificio industriale
  • residenza innovativa
  • inserimento urbano

Collaboratori di Eugenio Motterle

  • Umberto Saccardo
  • Alessandro Valerio

Palazzo Thiene

Realizzato - Palazzo Thiene, Data - 2006
Ristrutturazione, ridistribuzione e valorizzazione di uno storico palazzo nel centro storico di Vicenza.

Palazzo Thiene, in corso Palladio a Vicenza, viene edificato dalla famiglia dei conti da Thiene verso la fine del XIV. Considerato come uno dei più importanti esempi di architettura tardogotica-veneziana di Vicenza, ne sfoggia la consueta ripartizione simmetrica del prospetto con presenza di pentafora centrale. Il salone del piano nobile è stato affrescato dal vicentino Paolo Guidolini mentre il portale su corso Palladio fu trasformato in accesso ad una galleria pedonale con funzione di collegamento con Corso Fogazzaro.

Il progetto si è sviluppato su fronti diversi: da un lato mantenere il più possibile le strutture esistenti, dall’altro assegnare agli interni un carattere architettonico, recuperando gli usi originali e mantenendo gli elementi architettonici di pregio salvati, conservando la destinazione direzionale e residenziale.

L’intervento di restauro degli affreschi nel salone centrale si è basato sulla concezione della Teoria del restauro di Cesare Brandi e arrivata ai giorni nostri con le conseguenti evoluzioni, che prevedono il rispetto non solo del passaggio storico dell’opera ma della matericità che la compone. Le operazioni compiute hanno avuto il fine di salvaguardare e conservare l’opera giunta a noi asportando solamente ciò che ha alterato chimicamente e fisicamente i manufatti, adottando gli accorgimenti opportuni per evitare il protrarsi del degrado e ridando coerenza estetica all’insieme.

Interventi

  • rifacimento della copertura
  • consolidamento dei solai di interpiano
  • restauro facciata principale, ritinteggiatura facciata sul retro e pulizia elementi lapidei
  • recupero dei serramenti esterni alla veneziana sul corso Palladio e quelli in ferro sul fronte opposto
  • finiture interne : terrazzo alla veneziana e pavimento in legno
  • impianti: elettrico e termo idrico sanitario
  • restauro affreschi e soffitti lignei decorati
  • modifica lucernari ed eliminazione abbaino
  • ridistribuzione degli spazi interni con nuove tramezzature
  • lievo scala interna di accesso al piano 1°
  • inserimento vano ascensore

Collaboratori dell’arch. Eugenio Motterle

  • Alberto Riccardo Motterle

Interventi

  • Consolidamento degli intonaci
  • Consolidamento superficiale delle pellicole pittoriche
  • Rimozione delle patine aderenti alle superfici pittoriche
  • Stuccatura e reintegrazione cromatica di lacune e abrasioni
  • Progettazione illuminazione

Palazzo Zileri

Progetto - Palazzo Zileri, Data - 2012
Arricchisce la via più elegante di Vicenza la ristrutturazione di questo palazzo che può essere considerato il manifesto dello stile architettonico dell'arch. Ottone Calderari

Palazzo Loschi Zileri, situato nella via più elegante e principale del centro storico vicentino, è un’opera settecentesca neo-palladiana, una sorta di manifesto dello stile di Ottone Calderari.
Progettato nella seconda metà del ‘700 per i fratelli Alfonso e Francesco Loschi, l’edificio spicca per la grandiosità della facciata, che presenta bugne gentili al pian terreno e una ritmica serie di semicolonne corinzie ai piani superiori, vivacizzati da festoni collocati tra i capitelli e trofei guerreschi negli intercolumni terminali.
E’ dotato di un cortile interno in cui dimorano piante secolari e  caratterizzato da una scenografica scalone interno a rampe separate.

“Particolarmente felice l’atrio, collegato al cortile da un corridoio e scandito da sei colonne su cui impostano le volte e gli spicchi del soffitto: lungo le pareti la convessità delle semicolonne, opponendosi alla concavità delle nicchie che rende vibrante questo spazio, capace di rievocare tipici aspetti della creatività palladiana.”

  • Restauro nel rispetto delle preesistenze
  • Restauro parti lignee
  • Recupero elementi architettonici facciata

Villa Laverda

Realizzato - Villa Laverda - Breganze (VI)
ristrutturazione e ridistribuzione di una palazzina storico di Breganze, ex-residenza di un'importante famiglia di imprenditori della zona.

Progetto di restauro con cambio di destinazione d’uso dell’ ex villa padronale.

Il progetto ha avuto sostanzialmente due obiettivi:

  • il recupero funzionale dell’edificio in disuso;
  • il suo riordino urbanistico ed architettonico con un intervento mirato sia alla conservazione del valore storico dell’immobile che alla collocazione sul mercato dello stesso.

L’intervento è stato quindi indirizzato nel doppio recupero del fabbricato, tramite una decisa pulizia della facciata esterna, con riordino degli elementi decorativi in pietra e il rifacimento del fondo della tinteggiatura, nonché della regolarizzazione essenziale e completa delle forometrie.
Sono state mantenute il più possibile le strutture esistenti, e sono stati recuperati gli usi originali e mantenendo gli elementi architettonici di pregio ed eliminando le superfetazioni.

  • recupero funzionale dell’immobile
  • conservazione storica